| destionegiorno 
 
    
 
 
    
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  |  | Vicino al mio mezzo secolo di vita, ho aperto il cassetto nascosto e riempito timidamente dal giorno in cui, diciassettenne, il mio compagno di scuola Emanuele, alla fine di una giornata di studio a casa sua, mi porse un libro rilegato, rigido e di azzurro dicendo: “Ho scritto alcune poesie, vorrei  ... (continua)
 
 
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                | Del tuo denso umore striato di suoni e parole
 e leggende
 si affabula il pomeriggio.
 
 Di trent’anni in trent’anni
 il passare di un autobus
 lega una beguine polverosa
 col nodo delle vite accanto.
 
 E se l’ebbrezza
 di due dita liquide in...  leggi...
 
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                    | Fluttuante tentare il tuo corpo
 rovente
 nel languido mattino d'inverno.
 
 Le mie dita scavano labbra
 adagiate in rime accoppiate
 su arcuati spasmi.
 
 Dondolarti nella mia passione
 è liquefare i ghiacci dell'adrenalina
 strappata ai miei...  leggi...
 
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                    | Le ali della notte e la complicità degli astri
 hanno profumato la tua pelle.
 
 Il giorno non
 tollera le tue assenze,
 ne sei la...  leggi...
 
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                    | A me l’oscurità senza sogno. 
 L’altrove ha cataste d’intenti
 sospesi
 e tracce profonde d’umanità
 desiderata.
 
 Ed una folla senza volto
 immensa.
 
 Salvarci dall’insalvabile
 è aver cura delle parole dette.
 
 Nel dubbio ti...  leggi...
 
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                    | Saperti è di per sé
 la tua travagliata unicità.
 
 Sei quasi.
 
 Come oggi,
 quasi primavera,
 ancora riverbero di ghiaccio risoluto
 ma già tepore di grembo materno.
 
 Sei quasi,
 oscurato profeta di pace
 in ordinati mondi...  leggi...
 
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                    | Con corde di lire e bouzouki,
 inzuppate
 in mediterraneo azzurro
 o appena spolverate
 di bianco spiaggia,
 traccio la linea
 all'origine di ipnotiche danze.
 
 Apro allora
 i giardini di pietra,
 rossi di fico d'india,
 sfiorando cardi e...  leggi...
 
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                    | Smuove. 
 Fra ombelico e cuore,
 singulto.
 
 Nel mare naufragata
 non più dolce
 stenta ad emergere,
 semplicemente a respirare.
 
 Amara e aspra
 dama di solitudine
 compagna.
 
 Non ne vedi le mani,
 stentano dei suoi
 i desideri
 crogiolati...  leggi...
 
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                    | E’ l’averti raggiunta unita a me ed amata,
 da corse
 e labirinti sfiancato,
 che hai di vita
 placato il mio affanno.
 
 E’ diluire e perdere
 nell’oceano
 che ogni giorno
 solchi con me,
 non più solo sul nudo acciaio,
 il mio temere l’oggi
 che già è...  leggi...
 
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 Antonio D’Auria
  
  
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        |  | Le ali della nottee la complicità degli astri
 hanno profumato la tua pelle.
 
 Il giorno non
 tollera le tue assenze,
 ne sei la luce.
 
 Sorridendo giochi
 con la vita
 e sei la vita.
 
 Ed io ti amo.
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